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AMBIENTE

Verifiche di Fattibilità (Fase 1), Stima Passività Economico-Ambientali, Procedure di Autorizzazione

 

Conduciamo analisi e studi di fattibilità geologico-ambientale ed economico-amministrativa, valutando la sostenibilità e l’efficienza dei sistemi nel tempo (payback time).

 

Le verifiche preliminari di fattibilità ambientale dei progetti (Fase 1) sono eseguite per riferire sulle condizioni del sito in base all’analisi di dati pubblici e di proprietà e a sopralluoghi e indagini utili allo sviluppo del primo modello concettuale del sito. Talvolta la Fase 1 fornisce informazioni sufficienti per prendere decisioni ma, laddove necessario, eseguiamo una valutazione approfondita (Fase 2) per validare le condizioni evidenziate inizialmente.

 

Eseguiamo indagini e monitoraggi progettati secondo criteri sito-specifici per raggiungere gli obbiettivi derivati da analisi di rischio preliminari o espressi dalle norme vigenti, così da ottimizzarne il valore ed evitare raccolte di dati inutilmente costose.

Progettazione ed Esecuzione Indagini Ambientali su Terreni e Falde (Fase 2)

 

Quando si desidera caratterizzare un sito bisogna investigare il terreno e la falda tramite attività di campo, di tipo diretto o indiretto. L’indagine è necessaria nelle fasi di progettazione della maggior parte delle attività d’ingegneria e di sviluppo e gestione di risorse naturali, nonché per l’analisi di rischio.

Poiché l’acquisizione e l’interpretazione dei dati sono onerose e vincolate a incertezze elevate, può essere difficile definire le matrici ambientali per intero. D’altro canto le informazioni di buona qualità sono essenziali per costruire modelli concettuali corretti e modelli matematici credibili, ma vanno ottenute sempre garantendo il contenimento dei costi e dei tempi di organizzazione ed esecuzione.

 

La contaminazione dei terreni e delle falde spesso è originata da sorgenti complesse e può interessare più di una fase, per esempio quando si è in presenza di liquidi in fase non acquosa (NAPL). Soprattutto in questi casi un’indagine e un campionamento appropriati che considerino la natura tridimensionale della sorgente sono essenziali per la comprensione del problema.

 

La corretta rappresentazione del modello concettuale del sito è fondamentale per progettare e sviluppare un’indagine su terreni e falde: fin dal principio il modello concettuale deve portare alla luce le incertezze tipiche del luogo e gli obiettivi dell’indagine. Usiamo e trasmettiamo la nostra esperienza per assicurare che sia applicata la migliore soluzione al minor costo.

Progettazione Bonifiche (POB), MISE, MISP (D. Lgs. 152/2006)

 

Abbiamo capacità ed esperienza per progettare e controllare la realizzazione di:

  • bonifiche e opere di messa in sicurezza di emergenza, di urgenza, permanenti
  • sistemi di prelievo e di restituzione alla falda o alla rete idrica superficiale, per barriere idrauliche (pump&treat), per sistemi di scambio termico, per lo smaltimento e/o controllo di acque meteoriche tramite pozzi dispersori (c.d. perdenti o bevitori) o con Sistemi Sostenibili di Drenaggio Urbano (SUDS), anche per superfici molto ampie
  • pozzi per abbassamento e controllo della falda (dewatering)
  • rimozione dell’umidità e delle infiltrazioni provenienti dal terreno.

 

L’elaborazione del Progetto Preliminare e, in seguito, del Progetto Operativo di Bonifica comporta la necessità di integrare capacità tecniche consolidate, controllo dei costi esecutivi, gestione dei rapporti con gli enti pubblici. L’esperienza nell’elaborazione di Progetti di Bonifica nasce prima dell’applicazione delle norme della Regione Lombardia del 1996, antesignane della regolamentazione delle procedure di risanamento ambientale per la dismissione delle aree di produzione.

 

Negli anni abbiamo maturato la capacità di individuare soluzioni innovative attraverso la ricerca operativa applicativa, svolgendo anche attività di supporto nell’intermediazione di contenziosi.

Analisi di Rischio Sanitario e Ambientale (D. Lgs. 152/2006)

 

La complessità delle condizioni e dei processi in atto in un sito limita la possibilità di definire pienamente il modo in cui avviene il trasporto di contaminanti nel sottosuolo e di fare previsioni sulle conseguenze a venire. Per queste ragioni l’approccio quantitativo basato sulla valutazione del rischio è molto adatto ogniqualvolta sia necessario prendere decisioni pratiche su casi di contaminazione o su altri generi d’impatto ambientale. Questi problemi sono d’importanza centrale nei progetti di normale realizzazione, servendosi di metodologie d’analisi ambientale improntate a identificare quali sono i parametri critici caso per caso.

La normativa e i controlli relativi alle problematiche di contaminazione hanno visto significativi aggiornamenti tecnici nei decenni. Si tratta di approcci utili ad assicurare che le decisioni più efficaci economicamente siano prese in armonia con le esigenze di protezione ambientale. Questi approcci evolvono rapidamente per rispondere alla migliore comprensione del rischio ambientale, naturale e di origine antropica.

 

La legislazione e gli standard di riferimento si sviluppano passo passo e perciò è necessario tenere alta l’attenzione sullo sviluppo tecnico e sulle politiche ambientali per assicurare che le soluzioni fornite ai Clienti siano coerenti con le migliori pratiche del momento e che possano soddisfare anche possibili necessità future.

 

L’analisi e la gestione del rischio riguardano sistemi di percezione complessi relativi alla sfera politica e sociale, oltre che a quella strettamente tecnica, perciò è fondamentale mantenere uno stretto dialogo con tutte le parti che hanno interessi significativi nell’esito finale per assicurare la riuscita del progetto.

 

Il nostro approccio tecnico all’analisi di rischio è pensato per soddisfare le normative vigenti. In questo processo collaboriamo con le autorità pubbliche per sviluppare modelli concettuali e approcci destinati a comprendere e quantificare il livello di rischio ed a identificare le misure di mitigazione necessarie per individuare la miglior soluzione possibile.

Piani di Utilizzo dei Materiali di Scavo e di Gestione dei Rifiuti (L. 120/2017)

 

Per gestire i rifiuti o i materiali di recupero prodotti durante gli scavi di cantiere o durante l’esecuzione di bonifiche è necessario usare la massima attenzione sia nella fase progettuale che in quella esecutiva.

Abbiamo esperienza qualificata e riconosciuta per dare supporto a progettisti e imprese nel valutare i rischi o le opportunità che derivano da questa delicata attività. Svolgiamo tutte le attività di campo necessarie a caratterizzare rocce e terre da scavo e individuare il destino dei materiali attraverso analisi di laboratorio.

Due Diligence Ambientale (Valutazione Rischi Ambientali)

 

Con il termine due diligence intendiamo l’analisi attuata per fasi rivolta a verificare le condizioni di un sito e dell’impatto del suo utilizzo storico sulla qualità delle matrici ambientali terreno di riporto, terreno naturale, acque sotterranee e acque superficiali.

 

Di solito le verifiche ambientali sono intraprese prima di un’acquisizione, per il cambio di proprietà o della variazione di destinazione di una proprietà, per la previsione dei costi necessari per ristabilire la conformità con le norme in vigore, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • caratterizzazione della qualità delle matrici ambientali del sito (terreno, acqua, aria) per mezzo di una metodologia basata sul criterio sorgente – percorso – ricettore, centrata sull’analisi di rischio e sull’approccio del cosiddetto ‘uso più appropriato’
  • valutazione della conformità con la politica ambientale aziendale e con la migliore pratica industriale
  • assistenza nella valutazione fondiaria in relazione alle necessità di intervento ambientale e alle norme sui siti contaminati
  • valutazione delle potenziali responsabilità legali e delle prescrizioni di conformità degli enti di controllo.

Abbiamo la competenza e l’esperienza per dare un servizio di audit completo servendosi di specialisti di comprovata esperienza capaci di affrontare i casi più complessi.

VIA – VAS – SIA – AIA

 

La necessità di garantire un adeguato livello di protezione dell’ambiente e della salute umana fin dalle fasi di pianificazione e la promozione dello sviluppo sostenibile di opere, piani e programmi vengono affrontate con gli strumenti delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale e di Valutazione Ambientale Strategica. Essi permettono l’analisi del rapporto tra costi e benefici dei progetti e dei piani non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello ambientale e sociale.

 

La corretta descrizione e valutazione degli effetti diretti e indiretti, attuali e futuri, qualitativi e quantitativi del progetto o dell’impianto vengono eseguite con approccio multidisciplinare che permetta una visione d’insieme della situazione analizzata individuando anche le possibili sinergie dettate da effetti concomitanti.

 

La prevenzione e la riduzione dell’inquinamento in tutte le matrici ambientali in relazione all’esercizio di un impianto industriale è invece analizzata con la procedura dell’Autorizzazione Integrata Ambientale.

 

Una componente determinante per valutazioni corrette degli impianti sono le interazioni tra expertise professionali di tecnici preparati in diverse discipline con le esigenze della committenza e in rapporto alle istituzioni pubbliche interessate.

 

Il gruppo di lavoro è costituito da tecnici esperti in discipline differenti che hanno maturato la loro esperienza sviluppando progetti interdisciplinari, coordinando le procedure tecniche, scientifiche e amministrative per armonizzare le necessità del bene pubblico con quelle della committenza.

AUA (D.P.R. n. 59 del 13 marzo 2013)

 

Le Piccole Medie Imprese (PMI) con meno di 250 lavoratori e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro (o un bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro) ed i gestori di ‘impianti’ non soggetti ad AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) ma comunque soggetti alle disposizioni del D. Lgs. 152/2006 devono chiedere l’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) che sostituisce fino a 7 diversi titoli abilitativi in campo ambientale chiesti dalle normative di settore vigenti ossia:

  • autorizzazione agli scarichi in fognatura, in corsi d’acqua e in falda
  • comunicazione per l’utilizzo delle acque reflue
  • autorizzazione alle emissioni in atmosfera
  • documentazione previsionale di impatto acustico
  • autorizzazione all’uso di fanghi ottenuti da depurazione in agricoltura
  • comunicazione sullo smaltimento/recupero dei rifiuti.